10 gennaio, 2016

Poesia...l'ultima speme affido al lume lunare

ispirata da un quadro del pittore di Sassari...ETTORE SPADA

Sulle ferite
della madre Terra
tristi foglie autunnali
sospinte
da putrido
alito
come inutili,
morte croste
sotto
gelido stillar
di lacrime di neve.
Raminghe
confuse stagioni
vagano
tra i miasmi
catarrali
vomitati sulla Terra,
cercando
l'armonico spazio
in spezzate righe
del pentagramma
ove
sonavan all'unisono
le dolci note del tempo.
Bimba mia dov'è il tuo domani?
tra quelle misere mani
lordate da vile denaro,
forgiato sulla pelle
di fratelli,
incatenati in spenti palazzi?
In plagiate menti?
Nel girotondo dei potenti?
lupi affamati di possesso,
di dominio
in virtù di vanagloria?
Del niente?
Come le foglie morte,
di polvere umana
saran le prossime croste
che
chiuderanno gli occhi
alla Terra?
e la luna?
Bimba mia!
La luna veglierà
sull'ultima speme
chè non giunga,
per sempre,
la sera!!!

Mariantonietta Sechi



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