20 febbraio, 2015

Poesia...la mia vita

Nel giorno del mio compleanno


Attimi..... Per me e te....per noi


Aperti gli occhi al nuovo giorno, mi sono attardata nel letto tra le morbide coltri.
Il cielo, seppur nuvoloso, non ha il classico aspetto triste e cupo.
Lo osservo e sorrido.
Le nuvole grigie cercano un varco tra tante nuvolette multicolori e di varie grandezze.
Le conto: sono sessantacinque.
Alcune sono piccolissime. Come farfalle danzano festosi, allegri voli con l'incoscienza
del domani.
Altre nuvole di vari colori, dai toni più accesi a quelli sfumanti, sfilano davanti a me come i ricordi.
Mi affretto alla finestra.
Mi affretto ( si fa per dire).
Con calma mi avvicino alla finestra.
“ eccolo, c'è!” tamburella il cuore nell'osservare il consueto, atteso dono che mi riserva la natura, da “illo tempore” al mio risveglio del venti di febbraio: il mandorlo è in fiore.
Teneri, coraggiosi boccioli bianchi ringiovaniscono il vecchio albero.
Un lamento noto mi giunge alle orecchie. Seguo le sue onde, mi portano ai piedi dell'albero.
Lì è seduto, lo vedo, lo riconosco...è lui. La guida dei giorni miei, l'amore della mia vita.
“Ehi...pssss ! Attiro la sua attenzione.
Solleva lo sguardo. Il volto è un po' stanco, il corpo segnato….mi sorride.
“dai...tirati su! Non pensare agli acciacchi, sorridi ...la vita è bella sempre, vale la pena d'esser vissuta aldilà di tutto...”
Alzatosi, lentamente mi viene incontro, mi abbraccia stretta, siamo un'unica cosa...”quel che apprezzo di te è la giovanile curiosità che ti spinge a vivere intensamente l'attimo presente e ti proietta nel domani....la tua gioia supera la senilità, il malessere....è un inno alla vita..resta come sei...ti amo per questo!” mi sussurra.
Lo stringo forte a me: “ anche io ti amo”...poi accarezzandolo con lo sguardo...” benvenuto sessantacinquesimo compleanno...sei tu il mio tempo, la spinta vitale....”



06 febbraio, 2015

Attimi....sono assente..

E' vero, è un pò che non scrivo...La mia musa ispiratrice è in ritiro? non odo l'armonioso canto che m'invita...sarò mica sorda o stanca?...in attesa mi riposo ....nel mio laboratorio "d'arte povera" 
oltre le "pietre" e tutto " l'ambaradan" per creare le collane, ho aggiunto vecchi piatti, merletti, vinavil, colla a caldo, vernice, pallottoline di fazzolettini di carta, (ottimo e impegnativo lavoro per la motricità fine della mano), colori acrilici....tanto materiale povero e tanta pazienza per fare "porta bon-bon", sottovasi, centrotavola, lampade...:).