30 agosto, 2013

poesia in vernacolo con traduzione

L' amicizia e Face Book


E' funtumata “amicizia virtuale”
lu vessu nou di cumunicà
undi una fritta tastiera
rimitti la musicalitai
di la paraula vera.
Una strinta di manu,
un abbratzu
paldutu ani valori,
appannendi di l'amicizia
anticu saori.
Pa natura l'ommu
solu non po stà,
ma
in brancu
i l'abitudini di li reguli
folma la so passona
vivendi i l'amicizia
una palti impultanti
pà lu sou,
cun l'altri, andà
La “ technologia”
sostituì non pò
un valori cussì mannu,
undi, lu figghjulassi ill'occhj

24 agosto, 2013

Sera d'estate in libertà

.

E' una sera estiva. Niente di particolare : è caldo - umido.
Sono sola. Gli altri , secondo atavica abitudine, si sono radunati sulla terrazza di mia cognata. Non li sento ma...sarei in grado di ripetere quello che stanno a raccontarsi. Sempre le stesse cose, gli stessi avvenimenti del passato...
Sono al buio, una piccola lampada blu proietta il suo caldo raggio sulla tastiera.
La porta finestra spalancata sulla sera lascia passare i rumori della vita notturna.
Il rombo delle macchine che sfecciano sulla via centrale liberano una musica da sballo : bum, budubum, bum, bum....il battito cardiaco si uniforma ....si uniforma^?..hum..tachicardia.
Mi rilasso, addiritura sorrido....non sento più nulla.
Tutta la mia attenzione è concentrata su uno starnuto che, scavalcando i rumori, mi ha raggiunta dal piano sottostante.Mio cognato, molto scapolo, orso ed introverso , viene colto ,spesso , da scariche di starnuti
"sssssssssssssssssssssss" mi concentro e conto le cannonate...e uno, due, tre....scommetto con me stessa : "arriverà a quindici!"
sicura? -si, si sono sicura emetterà quindici starnuti!
Sorrido e conto..: 11, 12, 13,....ahahahah che divertimento! 14...ci siamo, su, dai che ce la fai! 14...ripeto a voce alta.
Inesorabili i secondi trascorrino...sento il sospirone del quindicesimo starnuto, trattengo il respiro in

14 agosto, 2013

Poesia...Daniele

Quarant'anni fa
ti misero tra le mie braccia,
ti vidi per la prima volta
ma
ti conoscevo già.
Eri e sei parte di me.
Quei nove mesi navigati,
pelle della mia pelle,
dove i pensieri erano nostri
non solo miei,
saranno sempre il filo
che ci unirà,
mamma e figlio,
per l'eternità.
Vai sulla tua strada
il mio pensiero
ti seguirà.

mamma





08 agosto, 2013

POESIA : La piaga della Sardegna : incendi

incendi

Un sole rosso,
giammai
di papavero fiorito,
tramonta incenerito
offuscato
da morte
di virgulto arbusto.
Spasimo di dolore
acceso
contorce
la marea di flora
d'agreste macchiata
che l'anima colora
della mia Terra amata.
Il grido funereo
al cielo acclama
contro la vile mano
un segno di condanna.
In notte di
tormentata insonnia
rio di lacrime
verso
per omnia
filo d'erba arso.