28 giugno, 2013

ATTIMI FUGGENTI...stasera

Stasera voglio stare sola con me. Alla televisione trasmettono la partita Italia – Spagna. Esco sulla terrazza. Anche le altre case sono sintonizzate sulla partita. Una, cento, tante voci sono la voce del cronista. Dalle finestre aperte, come echi, si ripetono. Volgo lo sguardo, assetato di bello, verso la foce del Coghinas. Il fiume amoreggia con il mare. Giocano a rincorrersi, coccole di risacche in ripetuti ,mai eguali, amplessi. Per essi il tempo si è fermato in un eterno amore adolescenziale Nel frattempo, il sole ammanta il cielo di rosso per salutare il giorno che tramonta. Il mare ne riflette uno spicchio : una striscia di fuoco che si estende fino la battigia per perdersi nella pineta. Timidamente si solleva la luna. Il suo sguardo lucente, candido come giglio , incontra quello del sole. Da sempre innamorati, segnati da opposti percorsi, fra loro solo un breve saluto E' l'ora in cui il mare e il fiume, placati i sensi, riposano teneramente abbracciati. Con quell'abbraccio bramano avvicinare la striscia rossa solare con quella argentea lunare. Da sempre, complici di un breve incontro di un amore mai consumato. Poi,il sole e la luna, come nascosti amanti, prendono ciascuno la propria strada. Come ragno che tesse, vedo arrivare la bruma sera. La luna invoca il Creatore : “ ti prego ,aiutami ad illuminare dell'uomo, alla sera, le ore. Appaiono manciate di stelle , ognuna ha un suo raggio di luce. Miriadi di raggi bucano il mantello nero della sera. La luna sorridendo bonariamente, cerca con lo sguardo coppie d'innamorati. Ruffiana, da sempre ha fatto nascere amori, ispirato poeti, pittori, cantori. Perplessa osserva le strade, le case...sono tutte illuminate, quasi ci fosse un firmamento terreno...” “ non mi guardano più, non si accorgono della mia bellezza, mi hanno sostituita con idoli effimeri...” riflette la luna, “ma dove sono finiti gl'innamorati che cercavano la mia luce per scambiarsi baci in angoli isolati ?” si chiede aggrottando la fronte “ma dove...” Un urlo arriva da tutte le case...”area di rigore!” Ritorno con i piedi per terra. Rientro dentro: “ gl'innamorati sognano ancora sotto i raggi della luna? Ma soprattutto sanno aspettare che la luna , ispiratrice di romantici pensieri, attimi d'amore da conservare nei meandri del cuore, sorga ??” L'Italia ha perso la partita. “fosse quello il male peggiore degli italiani!...abbiamo perso...abbiamo perso....abbiamo perduto i valori!” buona notte

27 giugno, 2013

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24 giugno, 2013

racconto...i venditori

Li vindioli

Quando non c'erano i market ma prima ancora quando non c'erano neanche i negozietti “emporio” dove si vendeva di tutto e di più, nei piccoli paesi avveniva lo scambio di merce al “baratto”.
Dalle città arrivavano “li vindioli”, i venditori.
Gli anziani raccontano anedotti spassosi su questi commercianti ambulanti che tutti attendevano per interrompere la quotidianità spendendo qualche soldino in cambio ,soprattutto,di notizie dalla città e pettegolezzi dagli stazzi attorno.
Tziu Paurinu Truddioni ( zio Paolino scorreggione) così chiamato perchè annunciava il suo arrivo con due trombe: una di ottone l'altra naturale.
Era un buffo vecchietto. A detta di tutti lo avevano conosciuto sempre così: capelli e barba bianchi-giallognoli, la fronte solcata di rughe, il sigaro in bocca con la parte accesa verso l'interno
-Perchè tziu Truddiò fumate il sigaro alla rovescia?- gli chiedevano già conoscendo la risposta
- pa alimintà lu mutori e cunsummì pocu carburanti- (per alimentare il motore ,alludeva all'aria petale- e consumare meno il sigaro) e tutti ridevano.
Tziu Paurinu aveva un carro di legno rinchiodato e risistemato alla male e peggio , trainato da una coppia di buoi vecchi e bavosi, quasi fossero parenti stretti con il padrone. Sul carro vi erano sistemate o botti o damigiane perchè vendeva o “vino d'annata buona” o “ ozu in manu” olio di oliva garantito.
Si era a fine Novembre. Il tempo era grigio. Quella mattina in paese arrivarono due “vindioli”:
tziu Paulinu Truddioni e tziu Arrò lu maccu ( zio Arrò lo scemo) , così detto perchè per superare

NERO SU BIANCO ...... appunti di viaggio di Maria Antonietta Sechi: poesie in gallurese con traduzione

NERO SU BIANCO ...... appunti di viaggio di Maria Antonietta Sechi: poesie in gallurese con traduzione

NERO SU BIANCO ...... appunti di viaggio di Maria Antonietta Sechi: Aforismi

NERO SU BIANCO ...... appunti di viaggio di Maria Antonietta Sechi: Aforismi

15 giugno, 2013

ATTIMI FUGGENTI : buongiorno



stamattina mi son svegliata al cinguettio degli uccellini. Erano gli unici "suoni" che provenivano dall'esterno. - Se tutto tace, è sicuramente presto.-ho pensato Eppure, raggi di sole facevano capolino dalle fessure delle tapparelle. Lentamente, per non svegliare , quella consolidata parte di me che mi dorme accanto, mi son seduta sul letto, abbracciata alle ginocchia purificavo la mente con quei richiami della natura. Non ho resistito. Scesa dal letto a piedi nudi, ho raggiunto la zona giorno. Il solito ordine "casual" , ogni cosa, seppur al suo posto, ha il tocco delle nostre personalità....il porto , la banchina , la sicurezza per l'attracco delle barchette che rientrano dalla pesca. Ho aperto il finestrone. Una "folata" di rondinini ha frullato per l'aria andandosi a poggiare sui rami dell'agrumeto che semicirconda la casa. I vialetti del giardino, quasi nascosti da gerani rampicanti rosa,mentre, dal muretto di confine, penzolano quelli rossi. Sorrido. E' una mia peculiarità sistemare piante da fiore per macchie di colore. Sento arrivare il "rombo" del motore di un camion... -svegliati bella mia, oggi è un altro giorno...

                                


13 giugno, 2013

poesia preghiera...nostra Signora De La Salette




Nostra Signora de La Salette!!
Dinanzi a Te ,
con occhio lucente
in rinnovato splendore di beltà,
il pensier,
dai meandri della mente,
richiama l'avo Sebastiano Tola
di nobiltà spagnola,
che affidò alla Tua bontà
l'intercessione
per la sua
miracolosa guarigione.
Per devota gratitudine
la Tua effigie portò con sé
e ,di generazione in generazione,
accrescendo nel sassarese
la devozione,
un Ignazio o un Sebastiano
al Tuo Amore affidò
la protezione
di ogni individuo della famiglia,
chiedendo perdono
per colpe di umana fanghiglia.



Sotto il Tuo mantello
celestial protettiva ala,
tra Melania e Massimino,
s'inchinavan “ oh Nosthra Signora!!”
dal più grande al più piccino;
non Ti han mai lasciata sola
generazioni di Tola.



Di Ignazio gli eredi
al popolo ti han donato
per adorarti ,mamma d'amore,
in degno rifugio
nella Basilica del Sacro Cuore.



Nosthra Signora de La Salette!!
Sia Tu glorificata
in Terra come in cielo,
il Tuo nome sia fonte d'ispirata
venerazione di Tua Preziosità
dell'Onnipotente Onore:
Madre, Figlia, sorella, sposa
dell'Uno e Trino complemento d'Amore.



Nosthra Signora de La Salette!
Asciuga le lacrime
di chi oppresso dall'afflizione
in tristezza e desolazione
a Te si affida
Madre di consolazione.



Nosthra Signora de La Salette!!!
Riconciliatrice dei peccatori
parla alle umane menti e ai cuori
chè, in perduta Fede nel Tuo figliolo,
in superba presunzione del proprio IO,
distruggono la Terra e i frutti di Dio.
Allontana distruzione e guerra
mostra la Tua potenza Materna,
fa sì ,che come spighe di grano,
elevate al raggio del sole
prendendoci per mano,
formiamo per Te una corona dorata
e alla fine come farina amalgamata
possiamo lievitar d'Amore
per esser pane profumato
sull'altare del Signore.




mariantonietta sechi figlia di Rina Tola, nipote di Ignazio Tola....





11 giugno, 2013

Poesia...Il labirinto


Nella penombra
del viale,
sbiadito
sguardo
vaneggia
nel labirinto
del tempo
mai vissuto.
Ombre
di sogni,
in deliranti
suoni di note,
graffiano
sbarre
forgiate
in magnete
d'invisibile plagio.
Cadenzate
lacrime
irrorano
di sale
quell'immoto
andare.