27 agosto, 2011

poesia........Borgo antico......

Il sole si sollevava
da dietro le colline
cacciando le tenebre,
col lieve solleticar,
del suo calore.
Esse, da sempre,
si astringevano
lentamente,
mentre,
arrivavano le prime ore
Sonnacchiose
Colorate, festose

Nel pollaio il gallo
il suo “chicchirichì”
sollevava
per annunciare il nuovo dì.
La campana della
chiesa suonava,
il suo rintocco
si spandeva nella vallata,
richiamando
alla messa del mattino.
dal nobile al contadino.
Si aprivano le porte
delle casette del borgo antico
e,soprattutto, le vecchiette,
avvolte nel mantello,
affrettavano il passo
sull’acciottolato
della stradetta
per recarsi alla chiesetta
In silenzio,
ognuno andava
al lavoro
respirando
 l’aria mattutina.
Profumo di gerani e ortensie
affacciati a terrazzi e finestre
si mescolava
con quello delle ginestre.
del versante della collina
“com’era dolce quel
risveglio alla mattina!

Tutto si svolgeva
Con tranquilla serenità
nel tempo in cui,
l’uomo non aveva fretta.
Curava la Terra,
madre di vita,
zolle di pane, salute,
storia antica.
Vi era il momento del lavoro,
dei saluti,
dello scambio di visite,
delle chiacchierate,
di comune dolore
di gioie ed allegria
La gente viveva  la  povertà ,
 in scambievole armonia.
“Dolce malinconia
Del tempo passato
Perché
Mi conduci da te?
Non ti ho dimenticato,
eppur vivo nella tecnologia
sono andata avanti,
però
solo nei tuoi ricordi
si anima e prende corpo
la mia fantasia.”



.










 





26 agosto, 2011

poesia in dialetto sardo...........giochino con l'alfabeto............


A- manzaniri
B-alchizàami  a  vela imbirriadda
C-un l’ alligria
D-ill’eddai  di l’incuscienza,
E-rami padroni di lu mundu
F-oghile di fiamma manna
G-uvernàa li cori.
I-dei e pinsamenti, avviaddi insembi
L-iamentu d’amicizia manna
M-aravigliosa, ambaradda  pa sempri.
N-ienti  pudia arriggì li schelzi e l’innamurà
Opportuniddai si ni zilcàani, ma
P-a chissi tempi, era lu chi si pudia fa, fora di lu trabaddà.
Q-uadruplicàani li risaddi, li sirintini di lu stadiali
Riuniddi i li cultili a ciarrà . L’anziani
S-abiesa puniani  i lu  raccuntà li  foli,
T-uttu pinsàami ,  francu chi a inviccià.
U-n annu sighendi l’altru , lu tempu è passaddu
V-eru e viriddai, la ita è una rodda chi jra
Z-ampittendi aemmu camminaddu e adananzi aemmu andà.

    traduzione
A.l mattino
B-archeggiavamo a vela spiegata
C-on l'allegria
D-ell'età dell'incoscienza
E-ravamo  padroni del mondo
F-uoco con grandi fiamme
G-overnava i cuori
Idee e pensieri pensati insieme
L-egamenti di grande amicizia
M-eravigliosa, rimasta per sempre
N-iente poteva fermare gli scherzi e i corteggiamenti
O-pportunità se ne cercavano ma
P-er quei tempi era quello che era concesso fare, oltre il lavorare
Q-uadruplicavamo le risate  le sere d'estate
R-iuniti nei cortili a chiaccherare. Gli anziani
S-aggezza ponevano nel raccontare le storie
T-utto pensavamo, tranne che ad invecchiare
U-n anno seguendi l'altro, il tempo è trascorso
V-ero e verità, la vita è una ruota che gira
Z-ampettando abbiamo camminato e ora avanti dobbiamo andare





24 agosto, 2011

poesia.......il piacere........




 Ripiegata su me stessa,
sento salire,
dai reconditi del mio cuore,
le note di una musica
Che,
accompagna un canto.
Parole e note in disordine
si ricompongono
nella mia mente.
Immersa nel silenzio
Osservo immagini:
sono i miei desideri
che,
mi scuotono,
 chiedono libertà
da catene e vincoli
di umana ignoranza
e ipocrisia.
Sono maturati,
durante le mie stagioni,
come frutti sull’albero.
Attendono
di esplodere
perché possa riempirmi
della gioia di assaggiare
il loro succoso nettare che,
 mi donerà
il piacere,
quel godere del frutto proibito
per menti grette,
per me è un invito.
Così,
come farfalla che si unisce al fiore
per succhiarne  le  dolcezze,
gioia per  i sensi ed  il suo cuore
ma,
 anche per il fiore
nel donar quel nutrimento.
Sento che,
il  piacere
è un tesoro di condivisione e appagamento.
Il piacere del corpo
è pace per l’anima,
è una musica soave,
 guida
sul sentiero della serenità
Riordinando le note,
una  dolce melodia
si elevò dal cuore
e
 tutto intorno
copioso raccolto
di nettare di  piacere
da condividere e godere









18 agosto, 2011

poesia.....Al tramontar del sole......

Al tramontar del sole
un maestrale
arrivò all’improvviso.
Come cavalli
in corsa,
 si sollevarono  le onde,
l’una scavalcava l’altra
che si rovesciava sulla riva.

Nel sollevarsi,
rispecchiavano
il  tramonto
imporporandosi lievemente
Quel  canto
fragorosamente coinvolgente,
ricordo con nostalgia,
Era la miglior età
della vita mia.

Stretti, stretti
dentro la “cinquecento”,
scoprivamo
l’amore
vivendone , teneramente,
ogni momento.
Le tremanti mani
dalle incerte carezze,
i baci
al ritmo d’onda,
sempre più intensi
di passionali certezze.

Giovani studenti,
senza lavoro,
non ci impauriva
il  futuro incerto
era più importante
viver l’amore.
Non sapevamo
che di quella sera
avremo ricordato
sorridendo ogni momento.

E quando l’onda,
s’imporpora lievemente,
tenendoci per mano,
la osserviamo dal balcone,
seduti sul divano,
Le tenere carezze
non han perso valore con l’età,
C’è sempre posto
Per un attimo di dolce intimità.












17 agosto, 2011

poesia...................pensieri


Volatili immagini,
recondite esperienze,
pensieri differenti
Vagano tra cuore e mente.
Guidano il mio vivere,
in armonia d’amore,
se, la ragione tace,
lasciando
nell’armadio
sopiti, grigi
scheletrici pensieri.
Ma, se nel mio pensar
un turbinio
di nuvole pesanti e grigie,
divengon i miei pensieri,
piegata su me stessa
combatto
il mal del vivere..
da sempre,
oggi come ieri

                                        

15 agosto, 2011

poesia........L'intrusa


Si chiacchiera in allegra compagnia,
la battuta pronta
l’argomentazione leggera
le risate, librandosi nell’aria,
fanno atmosfera
tranquilla, liberatrice, serena.

Arriva, una dama.
d’altri tempi vestita,
mi guarda…..
a seguirla m’invita.
Non voglio,
La sua presenza
Mi rattrista.

Tutti continuano
A star bene.
“ma nessuno la vede?”
mi chiedo, mentre,
la donna
la mia mente
si prende,
Mi sento sola,rabbuiata
 in mezzo a tanta gente.

“Chi sei ?”
le chiedo
“che vuoi da me?”
“Son la tua triste malinconia,
tu mi hai creata,
  in gioventù!
Delle tue lacrime e sospiri mi nutrivi,
delle tue delusione e paure mi vestivi.


Smettila di guardare indietro,
cercando colpe
o scelte sbagliate
concentra la tua attenzione
sull’attimo presente,
vivilo pienamente.

Accetta il dolce e l’amaro,
affronta tutto
con i consigli che vengono dal passato.
Tutti si può sbagliare.
Non è nel tuo essere
far del male,
 le colpe dei comportamenti
altrui, non ti addossare.
Sorridi !
ritorna in mezzo ai tuoi amici
questo è uno dei tanti momenti felici
perché rovinare,
cercando la mia compagnia,
con quell’espressione di grigia malinconia?

Con una nuova forza
smisi di camminar
nel passato
ritornando alla realtà
Guardai attorno a me
i volti sorridenti,
Con ritrovata serenità,
presi per mano il mio compagno
di vita,
che, sopporta con pazienza infinita,
i miei sbalzi immotivati d’umore
con il supporto del suo amore.
                               













11 agosto, 2011

poesia..................l'ossessione


In febbrile crescendo
il delirio invisibile,
dell’ossessione compulsiva
avanza
lentamente
in paziente attesa,.
Simile a  sornione  gatto ,
giocherella e poi
acchiappa e strema il ratto
.
Piccoli giochi.
Un leggero, e poi
Frenetico, batter di ciglia
sugli occhi stanchi,
demotivati , chiusi
alla luce del sole
senza alcuna
significativa ragione.
Ripeter parole rovesciate
Sale, elas, olos, solo, lacrime, emicral
Sempre più difficili e complesse
Impulsi ossessivi
senza logica ,
Che  portano al niente
Non vi è un traguardo
Significativo
per la mente
o
un finale soddisfacente
In un crescendo  ansioso
di conta, alla ricerca
di parole pari
perché se, la frase
sillabata dà dispari
è l’inferno,
la testa concentrata.
Cercando una  frase pari,
affannata
in un frenetico viaggio
d’isteria,
frasi sempre più lunghe
calcoli di  vocali e consonanti
tra lacrime che ,
riempiono il vaso
ove trabocca la disperazione
poi l’abbandono
la stanchezza
il vuoto,
rilassamento
inedia
sonnolenza.
Non è quella
di un eccesso
di impulsiva
irrazionale,
iincontrollata passione
tra amanti ardenti
 ma,
di una mente
stanca, oppressa
da un malessere
con radici sprofondate
in un passato
nascosto
apparentemente dimenticato.
Ha spezzato le catene,
è bastato un “niente”
il puzzles si è frantumato
non era stato ben incollato?
forse, accantonato in un angolo
o non abbastanza amato.?










02 agosto, 2011

poesia..........la mia Terra..............


Il cuore ascolta
silente
il canto della mia Terra.
E’una musica speciale:
unica,
solo per chi sa ascoltare
A suonar son i fili d’erba
mossi dal vento
e
le launeddas
 magicamente fiatate
Suoni , melodie,
accompagnati
da passi di
ruscelli saltellanti,
da campi di grano
ondeggianti al sole
da papaveri in fiore.
dal ronzio degli insetti ............
Sensazioni immutate  nel tempo
Vibra il mio cuore
di rinvigorita  forza , orgoglio, amore
Stringo, tra le mani, una zolla dura
accarezzo la mia Terra  a cui,
 l’impronta del piede Divino,
ha donato le preziosità della natura
Ad occhi chiusi,
 mi inebrio dei suoi
 profumi intensi::
  il mare, la pianua, la montagna
le macchie di
misto, cisto,  lentisco
 rosmarino, trasportati da Eolo
fin dai tempi che furono
e che non sono più
se non in qualche traccia,
tra realtà e  leggenda,
in questa terra unica,
dolce, aspra,antica
Su te poggio le mie labbra
Madre mia e amica
Il tuo amore
dona  luce  alla tua gente
la gratitudine è infinita
per le  tue offerte di vita