06 aprile, 2011

i racconti di una volta: ........una scelta di vita...1a parte


Una scelta di vita
La carrozza proseguiva traballante su strade sterrate.
Dentro, una signora, di media età,  il volto serio e dignitoso.
Stava seduta comodamente composta, immersa nei suoi pensieri; quasi non si accorgeva del movimento e degli scossoni della carrozza.
 Indossava un vestito rosso,
elegante ma contenuto, portava  una gardenia bianca come spilla………………….il suo profumo le ricordava  la vita  che si stava lasciando alle spalle.
Sulla testa un cappello intonato al vestito evidenziava una certa sua posizione sociale.
 Era partita dal granducato di Milano e affrontando un viaggio piuttosto lungo era diretta in Terra di Lavoro.
Aveva tempo per pensare, ricostruire la sua storia e acquisire certezze sulle scelte che avrebbero cambiato la sua vita riavvicinandola a quello che era il suo desiderio da sempre: insegnare  e donare amore ai bambini poveri , orfani ,abbandonati.
Ricordava benissimo la sua infanzia, il padre maresciallo della milizia: uomo freddo, poche coccole, molti ordini.
La sua dolce madre, sempre ammalata.
La bimba giocava spesso con la tata oppure con i suoi giochi nella camera della mamma , dove grossi tendoni tenevano una perenne penombra e il silenzio regnava.
Quando la sua mamma si sentiva in forze allora la chiamava vicina a sé.
“Alessandra vieni vicino alla mamma!”
E le raccontava ,con voce lieve, delle brevi storie o recitava poesie dove gli animali parlavano come gli umani.
Erano i momenti che Alessandra ricordava con grande tenerezza.
Poi sua madre morì, se ne andò una sera d’inverno mentre la neve cadeva, se ne andò come un passerotto solitario.
Suo padre la fece vestire di nero e così, senza capire bene che cosa ne sarebbe stata della sua vita, seguì il carro funebre che si portava via con sua madre anche la sua infanzia.
Il maresciallo, accompagnò la figlia in un collegio gestito dalle suore .
L’uomo parlò con la Madre Superiora accordarono una buona retta mensile in cambio di educazione , severità e studi per Alessandra.
Sistemato tutto, un saluto frettoloso alla figlia e sparì dalla sua esistenza.
La voce del cocchiere la fece ritornare alla realtà:
“Madame, siamo arrivati nei pressi della locanda, se desiderate ci fermeremo, così potrete ristorarvi, riposare un po’,. Così, anche io potrò occuparmi  dei cavalli e quando sarete pronta ripartiremo, secondo le vostre esigenze!!!
“Va benissimo” rispose la donna .
Poco dopo prendeva alloggio,per quella notte, nella locanda.















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