18 marzo, 2011

poesia: la polvere del tempo

Spesso vago solitaria
nei sentieri della mia mente,
ricordando la mia gioventù:
giorni di gioia, di dolore, d'amore
che, soffocano tra la polvere del tempo
impegnata a rubare i ricordi, che,
volano nel vento
poi li conserva per i momenti di solitudine.
E' allora che, la mia mente,
ritrova voci, parole, sospiri, sorrisi dimenticati.
Mi rannicchio nella poltrona,
ripiegata in me stessa............
e, tutto ritorna
come lento movimento e canto di fronde,
sospinte da leggero vento.
Un pomeriggio camminavo
in un sentiero della mia mente,
trasformato in un morbido tappetto verde
dalla Primavera imminente.
Il pensiero immerso
nel sereno,
dimentico del presente,
quando alle mie spalle
udii una improvvisa voce:
"guardami, mi riconosci?"
mi voltai e vidi
una dama , come una fata delle favole
vestita,
la guardai sbigottita
" so che ti conosco!" esordii
"nel vederti il mio cuore ha tremato,
però non ricordo chi tu sia,
non saprei come chiamarti!"
risposi confusa dal lavorio
intenso della mente
"calmati" disse Ella
e con dolce sorriso rispose
"io sono la tua prima delusione,
il tuo primo dolore,
vengo dalla tua giovinezza"
I suoi occhi mi guardavano,
sereni e lucenti come stelle
in dolce notte di primavera.
Adesso la riconoscevo e
serenamente domandai:
"hai consumato tutte le tue lacrime
e i tuoi  sospiri d'amore?
Sorridendo mi fissò.
io capii che,
le  tenere lacrime,
 avevano imparato
il linguaggio del sorriso.
Mi guardò con dolcezza
ricordandomi che, un tempo dissi:
"non cancellerò mai questa pena,
la porterò sempre nel mio cuore
che, trasformerò nel sacrario del dolore!"
Al ricordo arrossii
"gli anni son passati"
risposi
"e, nonostante volessi fermarlo
il tempo è trascorso
coprendo tutto con la sua polvere!"
Poi rivolta a Lei
"però anche tu sei cambiata!
un tempo eri dolore,
adesso  sei dolcezza
per il mio stanco cuore!"

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